"ma voi ultraviolet non riuscite a fare una discussione senza farne una questione di principio?"

live-evil


Una pietra per pensare.


Pensi…..e quando pensi allora c’è chi lo sente.
Di solito gli animali ,che d’istinto volgono
la loro espressione ,per noi sempre uguale, verso
di noi…..le persone hanno perso(hanno perso)
questo istinto,e ormai non riescono più a voltarsi….si rivoltano,
come di vomito, in uno schifo, che anche al
tempo sfugge………..
….(devo ricordarmi di ringraziare il tempo tutte le mattine).
…..non prestano attenzione al tempo, alle dinamiche, alle formiche
che marciano dentro,come in fila , mai tutte uguali….ai puntini…..
……non si è raggiunta l’indipendenza, perché quando la si
raggiunge si è soli e quando non la si ottiene la si cerca
come un tesoro mai posseduto ……….
….un salto nel buco e i capelli al vento, in un non-finire-e-e-e-e…..
…in uno psichedelico abbraccio, al volo ,tra le fiamme……
ci si guarda e le ustioni sono solo cicatrici rimarginate che
ci ricordano……..hanno perso ,abbiamo perso…….per sempre…..

Abbiamo due date questa settimana: una venerdì all’Ortosonico,
e l’altra, Sabato, in piazza Leonardo da Vinci a Pavia…..
Se volete potete esserci…..anche dalla Spagna….almeno con
il pensiero……adesso si portano i bimbi sul palco…….


Davide

(Re)Censori



Un disco uscito trascina con se le parole usate per descriverlo. Oggi aspetto con meno ansia che in passato quelle parole, ma visto l’attaccamento di ciascuno di noi alla propria arte, al proprio bambino, quelle parole anche oggi, vengono lette e soppesate con molta attenzione.
E da questa prima infornata di recensioni ne esce un quadretto di ascolti leggeri e trascurati, di grandi e grossi preconcetti, di compitino svolto, di sei meno meno. E tutti i preconcetti girano attorno ad una parola fantomatica: Post rock. Che si porta dietro altre idee, sempre preconcette, ovvero musica da ascoltare con il cuscino sotto la testa, musica trita e ritrita perché in america la suonavano dieci anni fa etc.etc…
Un passo indietro. Ho conosciuto il post-rock dopo l’uscita di Soundproof, il nostro primo disco, nel 2000, e me ne sono innamorato, con dosi massicce di Goodspeed you black emperor, Mogwai, Mojave 3, June of 44, Tortoise e chi più ne ha più ne metta, e come ogni cosa, gli ascolti vengono traslati inconsciamente nella musica che scrivi, nessuno ha la pretesa di fare qualcosa di nuovo, d’altronde sarebbe un eccesso di ego pensarlo dopo i Beatles….però confesso che, come gruppo, non abbiamo mai cercato di riportarci verso un qualsiasi stile o una qualsiasi tendenza in modo preconcetto. La scrittura di Uvmms è libera. Una continua ricerca e una continua “sperimentazione naturale”, nel senso che non sperimentiamo a priori, non facciamo musica sperimentale o di avanguardia o intellettuale, ma per attitudine verso i nostri strumenti non riusciamo a fissare un determinato arrangiamento o direzione se non quando chiudiamo un disco registrandolo. Prendo l’esempio di Davide, che vi confesserà di interpretare la batteria, negli uvmms, come un continuo studio mentre si suona, mutando costantemente i suoi arrangiamenti ritmici ad ogni prova, ma tutti noi, in fondo, la musica la interpretiamo in questo modo, come uno studio, un evolversi in maniera non concettuale/intellettuale ma libera.
Questo per dire allora: come si fa a rapportare la nostra musica ad un cliché?
Se poi lo risulta, ok, ma quello è il punto di arrivo, la dimostrazione del teorema, non il punto di partenza di una recensione. E permettetemi la domanda: quale cliché, visto che il post-rock ha rappresentato tutto e il contrario di tutto?
Devo dire che non tutti i recensori hanno dimostrato poco orecchio e poco talento, mi sono ancor più convinto, e sempre più, che esiste una differenza nettissima tra carta stampata (recensori seri e di qualità, anche a questo giro) e il mare magnum di internet (dove troviamo molti/troppi recensori improvvisati e webzine che sfiorano l'inutilità), e, da questa stanchezza e poca voglia di approfondire l’ascolto, anche in chi ha il compito di esprimere giudizi ne esco abbastanza amareggiato, forse solo deluso. Avrei preferito tonnellate di critiche, costruttive però, cha almeno dimostrano un ascolto, a parole buttate lì dal fiero ego chiamato preconcetto (o preascolto). Ma in fondo il maestro recita che “tutto il resto è noia”, allora forse anche leggere certe recensioni vuote scritte senza sacro furore non fa che quadrare il cerchio su questo concetto.
Intanto noi continuiamo a girare, nelle nostre teste come aggrappati ai nostri strumenti, come dervisci, sempre.

Alberto

Non ho noia per gli altri


Il calore di un’idealizzazione o ,la fermezza compatta
del buonsenso ;reale, come una comunione; reale,
come tutto ciò che vorresti che fosse……
……quando ci si tocca veramente,è allora che ci si fa male…
…..felicità quindi è non toccarsi mai?....
Se questo retino fosse stato veramente perfetto
avrebbe potuto catturare questa risposta con un’altra domanda.
Un volo dilatato e rapido,destinato a diventare sempre
più come l’incompreso tra le mani,tutto scivola
e la noia non si trattiene mai a questa tavola……..
Puntare mille chiodi nel braccio,strabuzzare gli occhi
per vedere come va…..La prima goccia di sangue scorre,
e il lento scivola via, ma deciso ,come il tacco della tanghera sul palco.

Margot è sempre in calore. Mai visto un gatto così!
Ora è tranquilla,in realtà vuole solo un po’ di coccole.
Tutto è tranquillo, c’è solo la pioggia che vuole fare
la differenza,vuole distinguersi, mentre in
realtà è sempre uguale:cade ed è bagnata…….

vorrei dirvi di più ma non ne ho molta voglia,
è una giornata pigra questa. Quasi quasi ,me ne
ritorno a dormire…….

cavolo Margot è ancora sul mio letto!!!!!!!



davide