"ma voi ultraviolet non riuscite a fare una discussione senza farne una questione di principio?"

Magdalene the conqueror Pt.3


“Quel giorno ci saremo lasciati alle quattro…..
….sì, avete capito bene, appena prima dell’alba, appena prima
che il sole accarezzi le guance degl’uomini, per svegliarli
dolcemente, con un gesto amico…..
Tutta la sera prima non parlammo,vagammo per la città,senza una
parola(Quando si raggiunge un legame ,la mancanza di parole
non mette in imbarazzo……questo accade tra amanti, questo accade tra amici…..
….I racconti dimorano nel silenzio….e spesso il silenzio
è il giaciglio che coltiva i ricordi….)… Ma ad un tratto lei decise di
fermare la cura ,e di tornare al veleno…. Ancora adesso non so perché,
ma francamente questi nostri incontri mi fecero intendere l’uso
di questa parola(perché). Con lei avevo dovuto imparare a trattare
col tempo, e a sorseggiare le pause……….
Ruppe il sigillo,e cominciò a raccontare delle sue strane mattine,
compresa quella che sarebbe venuta di li a poco……

Iniziò col dire ; che quella mattina avrebbe di nuovo tentato
quel suo rito. Avrebbe indossato uno strano sorriso obliquo.
Avrebbe fatto scivolare sulle sue gambe ,quelle sue
calze bianche di lino, che conservava
giusto per l’occasione. Avrebbe piegato il suo pigiama, quello
a cui teneva tanto…………e che non avrebbe mai fatto soffrire.
Avrebbe sciolto i capelli ,perché la rendevano più
bella, e gli donavano quella… -umanità-… a cui lei teneva.
Avrebbe indossato la sua blusa, quella un po’ sgualcita,
regalatale dallo zio ,per quello unico compleanno festeggiato
nel suo letto………Sarebbe andata verso il bagno, e avrebbe
chiuso la finestra che dava sul cortile. Avrebbe preso quel sacchetto,
di plastica, il solito sacchetto di plastica, e nel farlo si sarebbe
guardata i polsi,segnati da mille tentativi di piacere.
Si sarebbe guardata allo specchio,
e avrebbe cercato ,nel retro dei suoi occhi spenti ,come un indovina
cerca in una sfera, strane forme di pensiero…. la ragione delle cose..
..la sua giusta ragione…….Quella che l’avrebbe accompagnata
verso un qualsiasi inizio, verso qualcosa che non rappresentasse
la fine del suo pensiero. Avrebbe indossato quel sacchetto ,come
una calza di seta sul volto di uno stupratore.
Avrebbe di nuovo sentito il puzzo del suo respiro,
ormai incrostato ,su quella superficie vinilica ,da-altre-cento-
mattine……………………………


…………………….Ma l’imbarazzante bellezza nel vedersi così
uguale alla morte ,avrebbe di nuovo placato il suo fervore ….
……………. avrebbe di nuovo ravvivato il suo pallore……….
……………avrebbe di nuovo rimandato il tutto, ad un nuovo
e perfetto rito del mattino………………………”

Nel raccontare questo ,sembrava cercasse nei miei occhi
uno scioccante stupore. Come quello che trovi il mattino
di Natale ,quando scopri che le luminarie hanno dato fuoco
a tutta la casa, e ora mai non ti è rimasto più niente,
se non un velo di cenere che ti copre il viso….
Ma io non avevo quello sguardo….sì,la guardavo!!!!? Ma come
se una rivelazione del genere non mi potesse fare alcun male, e
non mi portasse ad alcun tormento. Il sentire era come quello del
perdono, ma il sentimento non era quello…..
Lei allora abbozzò un sorriso ,e allungò la mano ,come per
accarezzarmi ,ma in realtà non lo fece, in realtà non lo fece
mai. Era solo un gesto ,come di quelli fatti tra gli uomini, per
non si sa quale rito………..


….. me ne tornai a casa ,toccai il letto senza più pensare a lei e
al suo mattino,ero stranamente tranquillo ,la paura di non rivederla
non albergava nel mio cuore ,quella non c’è mai stata .Ora mai
lei viveva in me come una presenza che vive dentro per tutta la vita
e che ad un tratto decide di rivelarsi, per pochi giorni ,
e poi svanire………


……questo cuore non doveva essere
“addomesticato”non potevo permetterlo……non dovevo….”


(t.b.c.)

(Forse questo è il passo più scioccante trovato negli scritti
di Davide, ma ho deciso di pubblicarlo lo stesso,
esattamente come gli altri, che verranno in seguito……..)

In realtà Davide è a pezzi. Undici giorni di seguito
in fuga,non si sa per dove, da solo e con mezzi di fortuna…
Mi hanno anche interrogato. Io ha negato pure di averlo
visto…..non si sono ancora accorti del Blog.
Ma qualcuno da molto lontano…..probabilmente dal
Regno Unito ,mi sta tenendo d’occhio, non i miei capi,
non loro,non so chi, ma sicuramente un amico…..

Ho saputo dagl’altri che il lavoro per la copertina del
disco si sta finalmente muovendo. Sembra che i contatti
con un certo Giacomo abbiano avuto un riscontro positivo,
e quindi molto probabilmente svilupperà lui
il progetto grafico. Zlaya dall’Olanda invece
non fa avere ancora sue notizie……….
Nel frattempo Nicole fa sempre più fatica a fare
per me il lavoro di traduzione. E’ sempre più stanca
e distratta…….secondo me nasconde qualcosa…..

“……le parole si nascondono nei silenzi perché
troppo timide per mostrarsi e per essere urlate….
….ma ad un muto suona sempre qualcosa in testa che non
riesce a dire e in un matto qualcosa che non riesce a
spiegare…………………………”



Stuart William Brzezicki

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